LA NOTTE NELLA NEBBIA E L'ARTE NEL CUORE
di
Giacomo Montana
Nessuno che sappia delle sofferenze fisiche e morali inferte a qualcuno può dire di conoscere i dissesti, le difficoltà e i mutamenti al suo interno. Purtroppo chi sa può soltanto riconoscere che nel mondo c'è chi ha al suo interno tutta la bontà e comprensione e chi invece in tutte le maniere finge di avere tali valori. Gli artefici di questi ultimi, che peraltro sono elementi senza scrupoli, è verosimile pensare che non credono profondamente nell'esistenza di Dio e della Sua infinita giustizia.
Personalmente ho sempre saputo che chi distrugge la vita di qualcuno, prima o poi vede che la sua fetida semina comincia a fare germogliare erbacce sgradevoli e spinose, non solo vicino ma anche lontano, ove quello stesso terreno continua e si estende all'orizzonte.
Dopo avere abitato per parecchi anni a Milano, Giovanna Nigris si è sempre accorta, così come fa ancora oggi, di avere avuto un tremendo e spietato passato. Intelligente, cordiale, dinamica e di bell'aspetto, si è per anni trovata a dovere lottare contro il peggior crimine organizzato: quello che viene fatto apparire alla gente come tutto normale.
Giovanna avverte ancora oggi di non essere più l'unica padrona del suo destino, in quanto astutamente spinta oltre misura a piegarsi alla volontà altrui. Ancora non si sa in che ordine di grandezza si può immaginare il limite che la sua vita e la sua libertà sono da ritenersi compromesse e ancora in pericolo di potere subire ulteriori ritorsioni e vessazioni, persino con la verosimile rinnovata compiacenza di qualcuno.
Questo, osservato anche alla luce di un futuro che parecchi anni prima la stessa aveva immaginato e sognato per sé, ma poi invece gli è successo impunemente di tutto e di più. Dopo parecchio tempo che ha resistito e legalmente reagito alle angherie e alle azioni più crudeli e inimmaginabili, ora vede avanti a sè una nuova vita, ma anche quella da cittadina, da madre e da donna, di nascosto tanto manipolata quanto distrutta. Se può essere accettata una morale in certi estremi patimenti, non si può fare a meno di pensare anche a questa: “il tuo prossimo può manipolare e deviare il corso della tua vita più di quanto riesci umanamente ad immaginare”. (Giacomo Jim Montana)
Sin dall'inizio ho prestato il mio aiuto per divulgare una cronaca documentata che spero negli anni, anche attraverso il web, abbia dato l'idea di quanto sia oscura, micidiale, distruttiva e imprevedibile l'azione esercitata dal mondo del crimine, quello stesso movimento che puntualmente, non si conosce bene il perché, non viene ben osservato, valutato, osteggiato, fermato in una infinità di occasioni e di persone vittime continue dei più rivoltanti abusi sociali, sfocianti anche nella privazione di potere avere un lavoro e quindi una fonte sicura di sostentamento.
Giovanna Nigris da quando la conosco è sempre stata una figura poliedrica di lavoratrice, madre di famiglia e poetessa.La poesia, la grafica e lo studio da web master, malgrado le gravi vicissitudini, sono sempre state prese come distrazione e forte riparo da depressioni e gesti estremi, che vista la mole del male indottole, sarebbero state, credo, inevitabili.
Il componimento artistico si inserisce così in un percorso di vita anche qui intenso e ricco di osservazioni e nuove scoperte che fanno dell'autrice una delle figure che non è sfuggita all'attenzione di numerosi lettori, neppure nel panorama culturale della Carnia, sua terra di origine, ove nel comune di Ampezzo (UD) è stato qualche mese fa, ufficialmente presentato con affetto il suo libro, in seconda edizione, intitolato “POESIA E MOBBING”
In quest'opera, con una impronta che precorre in buona parte molte delle sensazioni di chi si sofferma ad osservare la vita anche in positivo, Giovanna Nigris, impugnando uno scudo e ponendolo di fronte e contro i malvagi, propone nel contempo una ammirevole immagine della donna, moderna, schietta e sognatrice, benché consapevole della immensa e ininterrotta discriminazione di cui è fatta impunemente oggetto, conscia di vivere in una società ripetutamente attardata e altrettanto dicasi di quanta strada necessita di percorrere il nostro paese su questioni nodali e ancora irrisolte, per raggiungere una vera uguaglianza e opportunità, per essere arricchito davvero dei valori morali e civili, anche per quanto attiene la vita della donna e che ancora ho visto che in gran parte non esistono.
La ricerca sperimentale dell'artista che dal web riceve visite da molte parti del mondo, comunque, non è finita, perché i componimenti della Giovanna Nigris si evolvono e si arricchiscono, traendo ossigeno vitale dalla vita, da quella vita che ha come in molti inizio nell'ambito della famiglia di origine e poi continua in quella coniugale e nella vita lavorativa.
Un altro anno del mio crescendo di impegni e di sforzi per aiutare qualcuno, muovendomi nel mondo del volontariato, si è appena concluso all'insegna della continuità programmatica ed ora abbiamo da vedere che cosa significherà sul piano del progresso il 2010 per le persone più indifese e dimenticate e dei cui fatti da parte dei media in parte veniamo posti a conoscenza.
Personalmente sono più che convinto che la giustizia così com'è, per molti versi, assolutamente non funziona e quindi ben venga un poderoso cambiamento, così come da più personaggi politici proposto. E' inaccettabile che le vittime di abusi o peggio, debbano subire oltre ai danni anche la beffa di non ricevere una vera e imparziale giustizia dallo stato.
Ciò induce ad una continua “sorveglianza critica” ed a un incessante monitoraggio delle situazioni indotte a danno di qualcuno, tali che, venendone a conoscenza, non ci si può sottrarre dall'impegnare ancora notevole dispendio di energie fisiche e psichiche personali per aiutare i più tartassati e dimenticati. Si deve assolutamente continuare questa impresa, anche se resa per molti aspetti titanica, anche laddove qualcuno per il proprio tornaconto continua ostinatamente ad intralciare e demotivarne l'azione di questo duro e sudato cammino.
Occorre che anche un minimo risultato funga da nuova spinta, come propulsore per motivare appieno quello di essere utili a qualcuno, nel campo dell'investimento emotivo e solidale. Una libera scelta, senza aspettarsi grandi risultati, che rende particolarmente esigenti nel continuare a fare il possibile e del proprio meglio con spirito umanitario ogni pronto intervento.
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